Grande e piccolo in perfetto equilibrio. Il gioco delle proporzioni tra gli elementi scelto per raccontare il laborioso percorso progettuale per ristrutturare un bagno di servizio secondo le nuove esigenze di vita.
Molto spesso, quando si mette mano alla ristrutturazione di un appartamentodi piccola o media metratura, la sfida più ardua da affrontare riguarda l’adeguamento dei vecchi spazi alle nuove esigenze della vita moderna.
Gran parte del patrimonio edilizio abitativo delle nostre città, infatti, risale agli anni ‘60 e ‘70 ed è caratterizzato dalla classica divisione in stanze, collegate tra loro da una rete di corridoi e disimpegni. Questa rete, molto spesso, si concretizza in uno spreco di spazio prezioso, che potrebbe essere utilizzato in modo produttivo. Soprattutto se accorpato ad ambienti di servizio ritagliati al centimetro e penalizzati da una eccessiva congestione di elementi e funzioni.
Il bagno di servizio(o secondario) di un appartamento di questo tipo è proprio quello che ho trasformato e adeguato alle esigenze della mia famiglia di due grandi e tre piccoli. Per la prima volta, dopo tanti anni di case belle progettate per miei clienti, ho potuto dedicarmi alla mia. Il progetto, sviluppato in collaborazione con il mio compagno Samuele, esperto di impianti meccanici, mi ha richiesto tantissimo lavoro ma, portato alla conclusione del cantiere, mi fa amare i nuovi spazi come non avrei mai potuto immaginare.
Mina, come partner della ristrutturazione, mi ha offerto supporto tecnico ed emozionalelungo tutto il percorso progettuale e attuativo che, a partire dalle prime idee buttate giù a matita su carta, si traduce ora in una realtà in cui i materiali – e l’acciaio inox in particolare– sono capaci di raccontare la bellezza delle cose fatte con cura.
|| L’eterna lotta al centimetro caratterizza ogni progetto di bagno di servizio degno di questo nome.
Quando ho iniziato a ripensare il nostro vecchio bagno di servizio, oggi utilizzato per lo più dai miei bambini, tra le prime idee a venirmi in mente c’è stata questa: perché non trasporre la ricerca del perfetto equilibrio dimensionale e funzionale in una sorta di gioco di proporzioni, dichiarato attraverso una scelta ad hoc di elementi d’arredo, sanitari e rubinetterie?
Perché, insomma, non lasciare una traccia visibile del laborioso percorso di taglio e ricucitura dei centimetri da destinare alla zona lavabo, a quella dei sanitari e al blocco funzionale di doccia e angolo lavanderia?
Presa questa decisione progettuale e consapevole degli importanti risvolti che avrebbe avuto sullo stile e sull’estetica complessiva del bagno, mi sono messa a cercare con cura gli elementi più adatti a metterla in pratica. Ho sfogliato e sfogliato ancora i cataloghi di tante aziende produttrici di sanitari e soluzioni d’arredo per il bagno e, alla fine, sono caduta sotto al più classico dei colpi di fulmine: una collezione di sanitari coloratidalle piccole dimensioni e dalle forme piene e arrotondate, perfette per concretizzare l’idea di gioco che avevo in mente.
Ma quale tipo di rubinetteriaMinaassociare a dei sanitari e a un lavabo di questo tipo per sottolineare il salto di scala e mettere a confronto i due mondi paralleli del grande e del piccolo?
Avevo bene in mente cosa avrei desiderato, ma non sapevo assolutamente che fosse già lì ad aspettarmi sul catalogo bagno Mina, bellissima nel suo perfetto design in acciaio inox: la collezione Dimensione 74!
I miscelatori da incasso a paretedi questa collezione, disponibili per l’area lavabo e doccia (e, in versione soprapiano, anche per la vasca, che però ho deciso di non inserire nel mio nuovo bagno per pura mancanza di spazio), hanno una caratteristica inedita e sorprendente legata proprio al fattore dimensionale.
Il loro diametro, infatti, è pari a 74 mme li caratterizza, una volta installati a parete, come una sorta di borchiain puro acciaio inox, capace di collaborare con gli altri elementi funzionali ed estetici del bagno nella definizione del design d’insieme.
Per il lavabo, la canna abbinata al miscelatore ha anch’essa un diametro importante: ben 34 mm, per una lunghezza che, in azienda, può essere calibrata su misura in base alla profondità del lavabo e alle sue caratteristiche di installazione (soprapiano, a semincasso come il mio, a incasso totale nel piano del mobile).
La zona doccia nel mio nuovo bagno occupa interamente la parete lunga proprio di fronte a quella del lavabo, insieme al vano lavanderia / lavori domestici.
Qui il miscelatore da incasso a parete della collezione Dimensione 74 trova compagnia: quella del deviatore tra doccetta e soffione, caratterizzato da un analogo design e da un identico diametro, e quella della doccettastessa, minimale nelle forme e dunque perfettamente abbinabile alla rubinetteria senza causare spiacevoli contrasti.
|| Soluzioni su misura anche per la rubinetteria
Per la zona sanitari il know-how di Minami è venuto incontro nella soluzione di una necessità specifica: quella di richiamare, in un elemento di rubinetteria dalle dimensioni più contenute, ovvero il miscelatore per il bidet, il design degli elementi della collezione Dimensione 74. Questo è stato possibile realizzando un miscelatore su misura, disegnato a partire dalla collezione Corsivo e variato in alcuni dettagli dimensionali.
Accanto al WC, infine, un must have che non mancherò di proporre in tutti i progetti di ristrutturazione che curerò d’ora in poi per i miei clienti: l’idrogetto in acciaio inox, ovvero il sostituto tecnologico del tradizionale scopino per la pulizia del sanitario. Il meccanismo a doppia chiusura ne consente il facile e sicuro utilizzo anche da parte dei bambini, senza che il pavimento e le pareti siano investiti da getti d’acqua indesiderati. In più, risolve una volta per tutte la fastidiosa incombenza della sostituzione dello scopino, garantendo allo stesso tempo una maggiore igiene.
|| I materiali del progetto
Fin qui vi ho parlato di gioco legato al salto di scala e di dimensioni, limitandomi a pochi accenni ai materiali del mio nuovo bagno. Per la stesura del progetto ho cercato di rispettare una coerenza che dal punto di vista formale, soprattutto quando applicata ad ambienti di piccole dimensioni, mi porta sempre ottimi risultati.
Ho assegnato a ciascuna funzione un materiale, che la rendesse riconoscibile non solo in questo bagno, ma anche in tutti gli altri ambienti della casa.
Le placche e gli interruttori dell’impianto elettrico, ad esempio, si sono aggiudicati il nero opaco, mentre ho vestito di acciaio inox Mina tutti gli elementi acqua. Questo mi ha consentito di tracciare una sorta di filo conduttore attraverso tutti gli ambienti dell’appartamento, realizzando un design d’insieme armonioso e coerente in ogni sua parte.
Per questo progetto Nora | Design outfit ha scelto:
Mi chiamo Nora Santonastaso, vivo e lavoro a Roma come architetto. I miei progetti sono incentrati sulla valorizzazione degli ambienti della casa, spazio a cui dedico anche i racconti che popolano le pagine del mio blog, design outfit, attivo fin dal 2013.
RISTRUTTURARE IL BAGNO AL CENTIMETRO: LA CASA DI DESIGN OUTFIT
by Nora Santonastaso
Grande e piccolo in perfetto equilibrio. Il gioco delle proporzioni tra gli elementi scelto per raccontare il laborioso percorso progettuale per ristrutturare un bagno di servizio secondo le nuove esigenze di vita.
Molto spesso, quando si mette mano alla ristrutturazione di un appartamento di piccola o media metratura, la sfida più ardua da affrontare riguarda l’adeguamento dei vecchi spazi alle nuove esigenze della vita moderna.
Gran parte del patrimonio edilizio abitativo delle nostre città, infatti, risale agli anni ‘60 e ‘70 ed è caratterizzato dalla classica divisione in stanze, collegate tra loro da una rete di corridoi e disimpegni. Questa rete, molto spesso, si concretizza in uno spreco di spazio prezioso, che potrebbe essere utilizzato in modo produttivo. Soprattutto se accorpato ad ambienti di servizio ritagliati al centimetro e penalizzati da una eccessiva congestione di elementi e funzioni.
Il bagno di servizio (o secondario) di un appartamento di questo tipo è proprio quello che ho trasformato e adeguato alle esigenze della mia famiglia di due grandi e tre piccoli. Per la prima volta, dopo tanti anni di case belle progettate per miei clienti, ho potuto dedicarmi alla mia. Il progetto, sviluppato in collaborazione con il mio compagno Samuele, esperto di impianti meccanici, mi ha richiesto tantissimo lavoro ma, portato alla conclusione del cantiere, mi fa amare i nuovi spazi come non avrei mai potuto immaginare.
Mina, come partner della ristrutturazione, mi ha offerto supporto tecnico ed emozionale lungo tutto il percorso progettuale e attuativo che, a partire dalle prime idee buttate giù a matita su carta, si traduce ora in una realtà in cui i materiali – e l’acciaio inox in particolare – sono capaci di raccontare la bellezza delle cose fatte con cura.
|| L’eterna lotta al centimetro caratterizza ogni progetto di bagno di servizio degno di questo nome.
Quando ho iniziato a ripensare il nostro vecchio bagno di servizio, oggi utilizzato per lo più dai miei bambini, tra le prime idee a venirmi in mente c’è stata questa: perché non trasporre la ricerca del perfetto equilibrio dimensionale e funzionale in una sorta di gioco di proporzioni, dichiarato attraverso una scelta ad hoc di elementi d’arredo, sanitari e rubinetterie?
Perché, insomma, non lasciare una traccia visibile del laborioso percorso di taglio e ricucitura dei centimetri da destinare alla zona lavabo, a quella dei sanitari e al blocco funzionale di doccia e angolo lavanderia?
Presa questa decisione progettuale e consapevole degli importanti risvolti che avrebbe avuto sullo stile e sull’estetica complessiva del bagno, mi sono messa a cercare con cura gli elementi più adatti a metterla in pratica. Ho sfogliato e sfogliato ancora i cataloghi di tante aziende produttrici di sanitari e soluzioni d’arredo per il bagno e, alla fine, sono caduta sotto al più classico dei colpi di fulmine: una collezione di sanitari colorati dalle piccole dimensioni e dalle forme piene e arrotondate, perfette per concretizzare l’idea di gioco che avevo in mente.
Ma quale tipo di rubinetteria Mina associare a dei sanitari e a un lavabo di questo tipo per sottolineare il salto di scala e mettere a confronto i due mondi paralleli del grande e del piccolo?
Avevo bene in mente cosa avrei desiderato, ma non sapevo assolutamente che fosse già lì ad aspettarmi sul catalogo bagno Mina, bellissima nel suo perfetto design in acciaio inox: la collezione Dimensione 74!
I miscelatori da incasso a parete di questa collezione, disponibili per l’area lavabo e doccia (e, in versione soprapiano, anche per la vasca, che però ho deciso di non inserire nel mio nuovo bagno per pura mancanza di spazio), hanno una caratteristica inedita e sorprendente legata proprio al fattore dimensionale.
Il loro diametro, infatti, è pari a 74 mm e li caratterizza, una volta installati a parete, come una sorta di borchia in puro acciaio inox, capace di collaborare con gli altri elementi funzionali ed estetici del bagno nella definizione del design d’insieme.
Per il lavabo, la canna abbinata al miscelatore ha anch’essa un diametro importante: ben 34 mm, per una lunghezza che, in azienda, può essere calibrata su misura in base alla profondità del lavabo e alle sue caratteristiche di installazione (soprapiano, a semincasso come il mio, a incasso totale nel piano del mobile).
La zona doccia nel mio nuovo bagno occupa interamente la parete lunga proprio di fronte a quella del lavabo, insieme al vano lavanderia / lavori domestici.
Qui il miscelatore da incasso a parete della collezione Dimensione 74 trova compagnia: quella del deviatore tra doccetta e soffione, caratterizzato da un analogo design e da un identico diametro, e quella della doccetta stessa, minimale nelle forme e dunque perfettamente abbinabile alla rubinetteria senza causare spiacevoli contrasti.
|| Soluzioni su misura anche per la rubinetteria
Per la zona sanitari il know-how di Mina mi è venuto incontro nella soluzione di una necessità specifica: quella di richiamare, in un elemento di rubinetteria dalle dimensioni più contenute, ovvero il miscelatore per il bidet, il design degli elementi della collezione Dimensione 74. Questo è stato possibile realizzando un miscelatore su misura, disegnato a partire dalla collezione Corsivo e variato in alcuni dettagli dimensionali.
Accanto al WC, infine, un must have che non mancherò di proporre in tutti i progetti di ristrutturazione che curerò d’ora in poi per i miei clienti: l’idrogetto in acciaio inox, ovvero il sostituto tecnologico del tradizionale scopino per la pulizia del sanitario. Il meccanismo a doppia chiusura ne consente il facile e sicuro utilizzo anche da parte dei bambini, senza che il pavimento e le pareti siano investiti da getti d’acqua indesiderati. In più, risolve una volta per tutte la fastidiosa incombenza della sostituzione dello scopino, garantendo allo stesso tempo una maggiore igiene.
|| I materiali del progetto
Fin qui vi ho parlato di gioco legato al salto di scala e di dimensioni, limitandomi a pochi accenni ai materiali del mio nuovo bagno. Per la stesura del progetto ho cercato di rispettare una coerenza che dal punto di vista formale, soprattutto quando applicata ad ambienti di piccole dimensioni, mi porta sempre ottimi risultati.
Ho assegnato a ciascuna funzione un materiale, che la rendesse riconoscibile non solo in questo bagno, ma anche in tutti gli altri ambienti della casa.
Le placche e gli interruttori dell’impianto elettrico, ad esempio, si sono aggiudicati il nero opaco, mentre ho vestito di acciaio inox Mina tutti gli elementi acqua. Questo mi ha consentito di tracciare una sorta di filo conduttore attraverso tutti gli ambienti dell’appartamento, realizzando un design d’insieme armonioso e coerente in ogni sua parte.
Per questo progetto Nora | Design outfit ha scelto:
DIMENSIONE74 | 5100 – 6234
Gruppo da incasso a parete, miscelatore e bocca di erogazione Ø34. Lunghezza canna personalizzata.
CORSIVO | 11509
Miscelatore da piano con maniglia personalizzata.
DIMENSIONE74 | 5900
Gruppo doccia da incasso a parete, miscelatore e deviatore.
COMPLEMENTI DOCCETTE | 045
Presa acqua a parete con supporto per doccetta
TYPHA | 0500
Doccetta in acciaio inossidabile
SOFFIONE | 200H8
Soffione doccia ispezionabile Ø 200 mm con snodo
FINE | F400
Braccio per soffione doccia
EMME | PL250
EMME piastra di copertura scarico wc
COMPLEMENTI | 05143 – 0900 – 55100
Presa acqua da parete, doccino idro getto wc e supporto
Mi chiamo Nora Santonastaso, vivo e lavoro a Roma come architetto. I miei progetti sono incentrati sulla valorizzazione degli ambienti della casa, spazio a cui dedico anche i racconti che popolano le pagine del mio blog, design outfit, attivo fin dal 2013.