Non sono ironica come vorrei, non sono una copywriter, non sono capace di stare ferma e la mia testa neppure. Sono una imprenditrice turistica. Nasco giornalista della carta stampata e quando i giornali iniziano a scomparire, da innamorata della comunicazione seguo l’evoluzione e mi trasformo in giornalista digitale.
Lavoro nel web e mi diverto a essere professionale in mezzo a troll e fake, cioè notizie senza senso e false. Se hai una buona connessione wifi, puoi essere ovunque. Così, dopo oltre 30 anni a Milano, ho deciso di cambiare vita. Ho scelto Minorca perché è vicina all’Italia, è un’isola cosmopolita nel Mediterraneo con una sua identità e sostenibilità. Dal primo momento che ci ho messo piede, nel 2016, mi sono sentita a casa.
Ho scelto l’isola più discreta delle Baleari anche per dedicarmi all’ospitalità, una mia passione da quando avevo 20 anni. Ho trascorso cinque anni in mare, lavorando su barche a vela e il mio compito come marinaio, cuoca, skipper era rendere indimenticabili le vacanze degli ospiti in barca.
A Minorca per sei mesi faccio la giornalista, scrivendo (in italiano) per il portale Isola di Minorca. Per altri sei accolgo viaggiatori di tutto il mondo e condivido esperienze di turismo sostenibile.